GAETANO POMPA

TESTO PROVA

Rientrato a Roma si dedica alla pittura e all’incisione ed entra a contatto con alcuni protagonisti della scena romana, tra cui Gianni Novak, Andrea Picini, Mimmo Rotella, Paolo Buggiani, Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli. Nel 1957 espone per la prima volta alla Galleria L’Obelisco di Roma, dove conosce i colleghi e amici Gustavo Foppiani e Domenico Gnoli, avviando la stretta collaborazione con Gaspero Del Corso e Irene Brin con cui esporrà regolarmente in Italia e all’estero, prendendo parte alle principali rassegne istituzionali degli anni sessanta.

Dal 1958 al 1961 vive a Monaco di Baviera, nel quartiere di Schwabing, dove svolge un’intensa attività intellettuale ed artistica appassionandosi alla vita culturale e musicale della città bavarese. Intrattiene contestualmente un vivace scambio con lo scultore e pittore Emilio Greco ed inizia a coltivare l’interesse per la ceramica.

Nel 1961 sposa Dorothea Leendertz, fotografa della Münchner Fotoschule, conosciuta durante il periodo a Schwabing, con cui avrà cinque figli.
A Roma frequenta gli ambienti dell’Accademia Tedesca di Villa Massimo, a pochi passi dal suo studio in via Nibby. Qui instaura profondi rapporti di stima e amicizia con alcuni intellettuali tra i cui Max Frisch, Ingeborg Bachmann, Tankred Dorst e Uwe Johnson. Quest’ultimo in particolare ispirerà il titolo delle opere Mutmassungen.

Nel 1964 la personale presentata all’Obelisco su dieci grandi tele intitolate ai X Comandamenti, viene riproposta alla Knoedler Gallery di New York con la prefazione di Max Frisch. La collaborazione con Knoedler, attraverso l’Obelisco di Del Corso, avvia un intenso rapporto con il collezionismo americano che si protrarrà per l’intera durata degli anni sessanta. Partecipa alla IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e alla VI Biennale di Parigi nel 1965 e a due edizioni al Carnegie International di Pittsburgh nel 1964 e 1967.

Nel 1970 esegue le scenografie e i costumi per Elisabetta, regina d’Inghilterra di Gioacchino Rossini diretta da Mauro Bolognini in scena nel 1971 al Teatro Massimo di Palermo, al festival di Aix En Provence ed Edimburgo. L’anno successivo inaugura da Del Corso l’antologica della produzione scultorea – dal 1964 al 1972 – accompagnata da un catalogo a cura di Enzo Carli e Fortunato Bellonzi. Contestualmente lavora a nuovi progetti con la Galleria Rondanini di Mies e Mario Apolloni e con il mercante Paolo Sprovieri, con cui collabora continuativamente fino alla fine degli anni ottanta.

Dal 1974 trascorre parte dell’anno in Maremma, ad Ansedonia -terra a cui dedica numerose serie di opere- lavorando nella casa-studio dove frequenta regolarmente colleghi e amici tra cui Carlo Guarienti, Riccardo Tommasi Ferroni, Mario Schifano e Franco Angeli.

Nel 1977 riceve la commissione Vaticana per l’episodio della vita di san Paolo in occasione dell’ LXXX genetliaco di papa Paolo VI. Negli anni ottanta espone frequentemente a Roma, Brindisi, Bologna e Venezia, seguito da Vittorio Sgarbi che lo invita a partecipare a diverse rassegne collettive. Nel 1993, su invito di Fabrizio Clerici, viene inaugurata la mostra antologica presso l’Accademia di San Luca di Roma. Due anni Enzo Carli organizza la retrospettiva presso Palazzo Piccolomini a Pienza.

Il lavoro di Gaetano Pompa risulta nella sua intera produzione un lavoro autonomo. Le prime opere informali, lasciano progressivamente spazio a una nuova figurazione che procede parallela nella produzione pittorica, scultorea e ceramica, come nel disegno e nell’incisione. Pompa da forma alle suggestioni che riceve e dalle riflessioni che formula su personaggi della storia antica, leggendo poemi cavallereschi ed epici, interessandosi alla letteratura sacra e alla cultura orientale, affascinato allo stesso modo dalle figure di Federico Barbarossa e Giuliano l’Apostata, dalle geishe e dai cavalieri, da Ezra Pound e Igor Stravinskij.

Gaetano Pompa non è mai fisicamente uscito dai confini dell’Europa ed ha principalmente frequentato le città di Milano, Venezia, Berlino, Monaco di Baviera, Parigi e Londra.

Le sue opere sono presenti in varie collezioni e istituzioni internazionali tra i quali: Museum Kunstpalast, Düsseldorf; John Herron Art Museum, Indianapolis; Art Gallery of Ontario, Toronto; Rembrandt Art Center, Johannesburg; Galleria d’Arte Moderna, Genova; MoMa, New York; Graphic Collection University of Glasgow; Musei Vaticani, Città del Vaticano.

Gaetano Pompa e Dorothea Leendertz
Gaetano Pompa e Dorothea Leendertz
Gaspero Del Corso presenta il lavoro di Gaetano Pompa in occasione di 'Pittura Italiana Oggi', Istituto Italiano di Cultura, Amburgo, 1963
Gaspero Del Corso presenta il lavoro di Gaetano Pompa in occasione di 'Pittura Italiana Oggi', Istituto Italiano di Cultura, Amburgo, 1963
VIENNA
Gaetano Pompa, Leyla Gencer e Mauro Bolognini, Teatro Massimo, Palermo, 1971
Gaetano Pompa, Leyla Gencer e Mauro Bolognini, Teatro Massimo, Palermo, 1971
Gaetano Pompa e Dorothea Leendertz, Monaco, 1959
Gaetano Pompa e Dorothea Leendertz, Monaco, 1959
Italy: Big Fashion Moments from the Small Botteghe, Many to be Found at Botteghe in the U.S.A., ph. Karen Radkai, modelli: Princess Laudomia Hercolani, Monica Vitti, Countess Elizabeth di Robilant, Claudia Cardinale, Gaetano Pompa
Italy: Big Fashion Moments from the Small Botteghe, Many to be Found at Botteghe in the U.S.A., ph. Karen Radkai, modelli: Princess Laudomia Hercolani, Monica Vitti, Countess Elizabeth di Robilant, Claudia Cardinale, Gaetano Pompa
Inaugurazione della personale di Gaetano Pompa, L'Obelisco, Roma, 1972
Inaugurazione della personale di Gaetano Pompa, L'Obelisco, Roma, 1972